Tra il VIII e il VII secolo a.C. la città di Cortona divenne un’importante lucumonia etrusca. Furono costruite proprio dagli Etruschi nel IV secolo a.C. le imponenti mura che circondano la città per circa tre chilometri, le tombe nobiliari “a melone” sparse nei dintorni della città e il monumentale altare funerario adornato da sfingi, esempio unico in Italia. A Cortona è stata ritrovata anche la Tabula Cortonensis, una lamina bronzea con una delle più lunghe iscrizioni in lingua etrusca.
Nel 310 a.C. molte città etrusche furono sottomesse a Roma. Cortona dunque stringerà un’alleanza con Roma, che però non fu rispettata e che porterà ad un violento scontro nei pressi del Trasimeno. Nel 450 d.C. i Goti occuparono Cortona, facendole perdere sempre più la sua fama.
La Tabula Cortonensis la Tavola di Cortona, dell'inizio del II secolo a.C. è una lamina in bronzo con iscrizioni etrusche spezzata in otto parti (una mancante) e delle dimensioni di un foglio di carta da lettere, è il terzo testo etrusco per lunghezza dopo la Mummia di Zagabria e la Tegola di Capua. Si pensa che ad incidere la tavola siano stati due scribi, entrambi gli scribi usano un alfabeto particolare, proprio di Cortona, nel quale il segno per E retrogrado occorre in sillaba iniziale o finale per sostituire un antico dittongo. L'ipotesi al momento più fondata è che la "Tavola di Cortona" racconti di una transazione tra la famiglia Cusu, di cui farebbe parte il personaggio Petru Scevas, da una parte, e un gruppo di quindici persone, dall'altra. All’epoca gli atti venivano evidentemente trascritti su materiale pregiato e conservati negli archivi dei notai. Che la Tavola provenisse dallo schedario di un notaio è praticamente certo, lo testimonia il manubrio che la sormonta e soprattutto la capocchia con cui termina il manubrio. Questa capocchia ci dice che essa serviva per estrarre con la mano la Tavola di bronzo da una serie di altre tavole simili, inserita in qualche cassetta assieme con altre, componenti un autentico "schedario", quello di un "archivio notarile".